A seconda dello spessore dello strato trattato, esistono due tipi di anodizzazione.
- L’ossidazione anodica sottile: prevede uno strato di ossido di spessore da 5 μm a 25 μm ed è solitamente un trattamento di protezione superficiale e di finitura estetica.
- L’ossidazione anodica a spessore: prevede uno strato più spesso di ossido, compreso tra 13 e 150 μm. L’anodizzazione dura è in grado di conferire migliori proprietà meccaniche al materiale, come la resistenza all’usura, alla corrosione e la capacità di trattenere lubrificanti e rivestimenti di PTFE.
Lo spessore dello strato di ossido dipende da diversi fattori quali tempo di trattamento, intensità della corrente che opportunamente bilanciati consentono di ottenere risultati diversi.
Parametri come rugosità tramite rugosimetro, spessore tramite micrometro magnetico, durezza con micro durometro e qualità del fissaggio con test della goccia possono essere inseriti certificati di collaudo ad hoc elaborato in base alle specifiche esigenze dei particolari trattati.